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Decaro racconta Bari, protagonista de “Le indagini di Lolita Lobosco”

Decaro racconta Bari, protagonista de “Le indagini di Lolita Lobosco”

Il grande schermo, come il piccolo – soprattutto in questo anno “casalingo” causa pandemia – è da sempre riconosciuto come uno dei più forti strumenti di fascinazione nell’immaginario collettivo. E non è difficile capire quanto si voglia comparire a favor di camera per attirare su di sé l’attenzione del grande pubblico. Vale tanto per le persone quanto per le cose: e se per “cose” si intende “luoghi”, va da sé che si sgomiti per entrare nei desideri dei produttori e registi cinematografici e televisivi.

Di questo aspetto l’Apulia Film Commission ne ha fatto un baluardo. Il marketing territoriale di una delle regioni più a sud d’Italia, la lunga Puglia, “viaggia” anche attraverso le immagini impresse su pellicola. Ecco perché Apulia Film Commission, Fondazione istituita nel 2007 con l’obiettivo di attrarre in Puglia il maggior numero di produzioni audiovisive nazionali e internazionali, ha nei giorni scorsi, stanziato ben 5 milioni di euro. I fondi sono destinati alla seconda stagione della fortunata fiction di Rai1, con Luisa Ranieri, “Le indagini di Lolita Lobosco”, tratta dai romanzi della barese Gabriella Genisi. Ma non solo.

Con i denari stanziati grazie all’Apulia Film Fund (fondo di Regione Puglia e Apulia Film Commission) si gireranno anche le nuove produzioni de “Il medico della mala”, che segna il ritorno alla regia di Cinzia TH Torrini e “L’uomo dal fiore in bocca” di Gabriele Lavia.

Da oltre dieci anni la Puglia e la città di Bari, anche grazie allo straordinario lavoro di Apulia Film Commission, sono diventate una delle location più ambite dai produttori e dai registi italiani, ma non solo. Nel caso dei romanzi dell’autrice delle Indagini di Lolita Lobosco, Gabriella Genisi, la scelta era quasi obbligata, trattandosi di vicende ambientate proprio a Baricommenta il sindaco di Bari, Antonio Decaro.

Tra esaltazione della “baresità” e riscatto femminile, “Lolita Lobosco” è entrata nelle case degli italiani dal 21 febbraio al 14 marzo, e si appresta a farlo di nuovo. Interprete Luisa Ranieri, avvenente attrice che ha fatto innamorare gli italiani vestendo i panni di una vicequestore alle prese con molteplici casi di omicidi. Tra accento del luogo e racconti ambientati nella tradizione del capoluogo pugliese, la serie ha spopolato raggiungendo share massimi d’ascolto.

E soprattutto, per la Puglia, raggiungendo gli obiettivi di cui sopra. E ora punta a bissare il successo: la seconda stagione prevede la sceneggiatura degli dei restanti romanzi dedicati alla figura del vicequestore Lolita Lobosco.

L’autrice Gabriella Genisi nel ha romanzati otto in tutti: La circonferenza delle arance, Giallo ciliegia, Uva noir, Gioco pericoloso, Spaghetti all’assassina, Mare nero, Dopo tanta nebbia, I quattro cantoni.

Sono già andati in onda: La circonferenza delle arance, Solo per i miei occhi, Spaghetti all’assassina, Gioco Pericoloso con strepitosi ascolti tv da una media complessiva che ha superato i 7 milioni di spettatori netti per uno share medio del 30%. Per la prima puntata: 7.535.000 spettatori netti per uno share pari al 31.8%; la seconda puntata è stata vista da 6.849.000 per uno share pari al 29.8%; la terza puntata è stata vista da 6.767.000 e uno share pari al 28.2%; la quarta puntata è stata vista da 7.090.000 per uno share pari al 28.8%.

Antonio Decaro, raggiante per la visibilità ottenuta a favore del Capoluogo pugliese, ci racconta come ha vissuto questa esperienza da sindaco della città protagonista della fiction.

Già durante la prima puntata di Lolita Lobosco ho ricevuto decine di messaggi da sindaci di tutta Italia incantati dalla bellezza delle immagini della nostra città: i vicoli, il mare, la luce e i colori di Bari hanno colpito nel segno” confida il sindaco di Bari, anche presidente dell’Anci, associazione nazionale comuni italiani.

Da tempo la Puglia e Bari sono entrate nell’immaginario collettivo, come dimostrano i dati precedenti alla pandemia, che ci raccontavano di un turismo in crescita costante, dall’Italia e dall’estero, attratto dall’esperienza Puglia nel suo complesso: il mare, le città d’arte, i centri storici, il paesaggio rurale, la natura e l’enogastronomia. Spero che, una volta superata l’emergenza sanitaria, si possa riprendere da dove ci siamo fermati, e in questo senso confido che il pubblico che ha amato questa fiction vorrà conoscere da vicino la nostra bellissima terra” commenta Decaro.

I sapori, i profumi di una terra sono un elemento imprescindibile del viaggio inteso come conoscenza, e su questo permettetemi di essere un fervido campanilista: la Puglia è una delle regioni italiane in cui si mangia e si beve meglio, anche grazie a una filiera agroalimentare straordinaria in cui qualità ed esperienza vanno a braccetto. Quanto a me, non sono un talento ai fornelli, ma sfido chiunque a dire che non sono un’ottima forchetta” anticipando uno degli argomenti più chiacchierati dopo l’episodio “Spaghetti all’assassina” che ha riacceso il dibattito sul piatto barese.

Gli spaghetti all’assassina sono il mio piatto preferito ma ahimè non so cucinarli. Mi proporrei, però, volentieri per partecipare ad un corso per imparare in compagnia di Luisa Ranieri” scherza il sindaco icona pop degli ultimi anni tra i personaggi istituzionali nazionali. E non v’è dubbio, che in un ipotetico corso di cucina con lui e la Ranieri ci sarebbe il sold out, con fila all’ingresso. Per entrambi.

A cura di Carmen Vesco – Vieniaviaggiareinpuglia.

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