Quello della bonifica dell’amianto è da diversi anni un tema centrale all’interno del dibattito pubblico: periodicamente, notizie relative a ritrovamenti di eternit e materiali pericolosi tornano alla ribalta, ponendo l’accento sulla necessità di un intervento professionale e tempestivo.
Ma perché è così importante bonificare? A chi bisogna rivolgersi?
Bonifica dell’amianto: perché interessarsi?
L’amianto, chiamato anche asbesto o eternit, è un minerale molto particolare, perché fibroso: questo significa che, se soggetto a erosione dovuta ad agenti atmosferici o lavorazioni particolari, tende a rilasciare nell’aria particelle minuscole, fino a 1300 volte più sottili di un capello umano, che possono essere facilmente inalate con danni incalcolabili al nostro organismo.
L’amianto è, infatti, ritenuto altamente cancerogeno: le principali patologie, di cui non tratteremo nel dettaglio, riguardano in particolare i polmoni, con un periodo di tempo fra esposizione e comparsa dei primi sintomi che può andare da un minimo di 10 anni fino a un massimo di 40!
Ciò significa che questo materiale provoca danni spesso invisibili, se non dopo alcuni decenni.
Agire è fondamentale.
L’amianto è stato, infatti, utilizzato in grandi quantità nel passato, soprattutto nel campo dell’edilizia e delle costruzioni: veniva impiegato per la coibentazione degli edifici, per i tetti, per la realizzazione di mezzi navali, per i treni, ma anche per la produzione di tubi, tegole, vernici o tute da lavoro.
È stato utilizzato per lungo tempo addirittura per la filtrazione dei vini!
L’esposizione è ancora oggi possibile ed è per tanto necessario non sottovalutare l’importanza della bonifica!
Bonifica dell’amianto: a chi rivolgersi?
Proprio per le sue caratteristiche e per la sua pericolosità, l’amianto non va trattato con leggerezza o superficialità!
In caso di dubbio, è meglio non intervenire in prima persona, ma fare riferimento a ditte specializzate nella bonifica dell’amianto, a professionisti che sanno come trattare questo tipo di materiale senza correre inutili rischi.
La bonifica può avvenire attraverso due tecniche:
– il confinamento, cioè l’installazione di una sorta di barriera fra i materiali pericolosi e le aree circostanti;
– l’incapsulamento, cioè la copertura dell’amianto con prodotti specifici.
Sarà la ditta chiamata a intervenire a valutare caso per caso e decidere l’intervento più giusto, valutando eventualmente anche la rimozione totale dell’eternit!